Dieser Artikel (Giovanni Bicilli) ist im Entstehen begriffen und noch nicht Bestandteil der freien Enzyklopädie Wikipedia.
Wenn du dies liest:
  • Der Text kann teilweise in einer Fremdsprache verfasst, unvollständig sein oder noch ungeprüfte Aussagen enthalten.
  • Wenn du Fragen zum Thema hast, nimm am besten Kontakt mit dem Autor Bockpeterteuto auf.
Wenn du diesen Artikel überarbeitest:
  • Bitte denke daran, die Angaben im Artikel durch geeignete Quellen zu belegen und zu prüfen, ob er auch anderweitig den Richtlinien der Wikipedia entspricht (siehe Wikipedia:Artikel).
  • Nach erfolgter Übersetzung kannst du diese Vorlage entfernen und den Artikel in den Artikelnamensraum verschieben. Die entstehende Weiterleitung kannst du schnelllöschen lassen.
  • Importe inaktiver Accounts, die länger als drei Monate völlig unbearbeitet sind, werden gelöscht.
Gebetssaal und Kirche von Santa Maria in Vallicella in Rom, wo Giovanni Bicilli für 50 Jahre Kapellmeister war

Giovanni Bicilli (Becilli) (*ca. 1627 in Urbino, † 6. Oktober 1705 in Rom) war ein italienischer Komponist und Organist.[1][2]

Familie Bearbeiten

Die Familie Bicilli verfügte über weitverzweigte Verbindungen zu der Kongregation von S. Maria in Vallicella. Der Vater Giacomo Bicilli soll in S. Maria in Vallicella mit Aufgaben aus dem Bereich der Musikpflege betraut gewesen sein, denn es ist eine Auflistung der Musiker in Kirche und Bruderschaft von ihm erstellt worden.[3] Auch ein Onkel namens Cesare Bicilli (*1570 in Urbino, † 1649 in Rom) wird als Leibarzt des Kardinales Cesare Baronio erwähnt, wobei sein Eintritt ebenda auf 1610 datiert wird.[4] Eine andere Quelle erwähnt noch einen Bruder namens Cesare, der ebenda um 1610 erwähnt wird als Mitglied der Congregazione dei padri filippini der Chiesa Nuova.[5]

Leben Bearbeiten

Bicilli wurde mutmaßlich als Sohn des Giacomo Bicilli und Bruder von Cesare Bicilli im Jahre 1627 in Urbino geboren.

Nulla è noto circa la sua formazione. Poco più che ventenne, il 18 dicembre 1648 Giovanni Bicilli fu nominato maestro di cappella della chiesa e dell'oratorio di S. Maria in Vallicella a Roma, succedendo a Giovanni Francesco Marcorelli. [3]

Nel 1651 Bicilli era membro della compagnia dei musici di S. Cecilia. Già da quegli anni alcuni suoi brani furono pubblicati nelle antologie dei musica sacra curate da Florido de Silvestris, insieme a quelli dei più importanti maestri di cappella romani del tempo.
Il duca di Mantova Carlo Gonzaga apprezzava molto lo stile delle sue cantate, e nel 1655 giunse a offrirgli un posto di maestro di cappella alla sua corte. Tuttavia, Bicilli preferì non allontanarsi da Roma, anche se rimase in contatto con la corte mantovana a cui inviava sue cantate.[6] Essendo anche un apprezzato insegnante di musica, il duca di Mantova nel 1659 gli affidò la formazione del giovane cantante Pietro Valentino.[7]
Collaborò anche alle musiche per la quaresima all'oratorio del Ss. Crocifisso di S. Marcello negli anni 1658, 1665, 1667 e 1671.[8]
Nel marzo 1673 si dimise dall'incarico alla Vallicella per assumere il posto di maestro di cappella della basilica di S. Giovanni in Laterano. Nell'ottobre 1677, Bicilli fu riassunto come maestro alla Vallicella, riuscendo, però, a conservare anche il posto nella basilica lateranense fino al 1684.
Nel 1693 fece dono alla Congregazione dell'Oratorio di Roma delle partiture di quarantasei oratori da lui composti, elencate nell'inventario che venne redatto al momento della consegna.[9]
Ormai anziano ebbe come maestri coadiutori alla Vallicella l'allievo Quirino Colombani (marzo 1696), Alessandro Scarlatti (gennaio 1703 - maggio 1705) e Pietro Paolo Bencini (maggio 1705 - ottobre 1705), che gli successe nella carica.[2]
Bicilli morì a Roma il 6 ottobre 1705 all'età di 78 anni.[2]

Werke Bearbeiten

Nell'Archivio della Congregazione dell’Oratorio di Napoli (Girolamini) si conservano le partiture dei suoi oratori S. Felicita, I Maccabei, S. Nicolò di Bari, S. Cecilia e S. Teresa, oltre a un Laudate pueri Dominum, salmo a cinque voci concertato. Restano poi i libretti manoscritti di suoi oratori, quali S. Francesco d’Assisi (Lelio Orsini), S. Felicita (Ottavio Falconieri), Adamo ed Eva, I Maccabei, Conversione di s. Agostino, La distruttione di Gerusalemme e S. Nicolò (Cesare Mazzei), S. Teresa e S. Cecilia (Carlo Annibale Stelluti), Ismaele esiliato (Giuseppe Domenico de Totis), S. Casimiro (Ottavio Santacroce), S. Filippo Neri (Sebastiano Lazzarini), La vita umana (Pietro Filippo Bernini).[10]

Di Bicilli si conservano manoscritte una decina di cantate per soprano e basso continuo, la cantata a 3 voci con strumenti Bellezza e cortesia (1677) e una trentina di composizioni sacre a lui attribuite, tra cui Salmi a 8 voci in 2 cori, Litanie a 4 voci, mottetti a 2 e 3 voci.
Alcuni suoi mottetti concertati a 2 e 3 voci furono inclusi regolarmente nelle diverse raccolte di Sacrae cantiones curate da Florido de Silvestris.[11]

Weiterführende Literatur Bearbeiten

  • Arnaldo Morelli, Il tempio armonico. Musica nell'oratorio dei Filippini in Roma (1575-1705), Laaber, 1991

Weblinks Bearbeiten

Einzelnachweise Bearbeiten

  1. https://www.treccani.it/enciclopedia/giovanni-bicilli_(Dizionario-Biografico)/, Silvana Simonetti - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 10 (1968), BICILLI, Giovanni, Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A.
  2. a b c A. Morelli, Il tempio armonico, Musica nell'oratorio dei Filippini in Roma (1575-1705), Laaber, 1991, pp. 53-56.
  3. a b Arnaldo Morelli, Il tempio armonico. Musica nell'oratorio dei Filippini in Roma (1575-1705), Laaber, 1991, p. 38.
  4. Carlo Gasbarri, L'Oratorio romano dal Cinquecento al Novecento, Roma, 1963, pp. 167-168.
  5. Arch. Vallicelliano, C. I. 7, p. 310, über: Silvana Simonetti - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 10 (1968), BICILLI, Giovanni, Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A., (https://www.treccani.it/enciclopedia/giovanni-bicilli_(Dizionario-Biografico)/)
  6. Paola Besutti, Produzione e trasmissione di cantate romane nel mezzo del Seicento, in La musica a Roma attraverso le fonti d'archivio, atti del convegno internazionale (Roma, 4-7 giugno 1992), a cura di Bianca Maria Antolini, Arnaldo Morelli e Vera Vita Spagnuolo, Lucca, 1994, pp. 141-142.
  7. Antonio Bertolotti, Musica alla corte dei Gonzaga a Mantova, Milano, 1890, p. 109.
  8. Domenico Alaleona, Storia dell'oratorio musicale in Italia, Milano, 1945, pp. 341-342. Andreas Liess, Materialien zur römischen Musikgeschichte des Seicento, «Acta musicologica», XXIX/4, 1957, pp. 144, 147.
  9. A. Morelli, Il tempio armonico cit., p. 50.
  10. Arnaldo Morelli, Il "Theatro spirituale" ed altre raccolte di testi per oratorio romani del Seicento, «Rivista italiana di musicologia», XXI (1986), pp. 61-143.
  11. Suoi mottetti sono presenti nelle raccolte date alle stampe da de Silvestris nel 1650, 1655, 1664, 1668, 1672.


Vorlage:Portale