Italiano: Locomotiva-tender a vapore con telaio in lamiera d'acciaio, poggiante su un rodiggio 050, composto da un carrello a cinque sale accoppiate. Nella parte posteriore è collocata la cabina di guida, completamente chiusa; davanti alla cabina è posto il contenitore del carbone. La locomotiva è completata da un veicolo simile al tender, ospitante il serbatoio dell'acqua e il bagagliaio del capotreno. Al di sopra della caldaia è posizionato un duomo, mentre nella parte anteriore si trova un fumaiolo semplice, situato in corrispondenza della camera a fumo. La locomotiva dispone di quattro cilindri, due interni a bassa pressione e due esterni ad alta pressione, alimentati per mezzo di un sistema di distribuzione di tipo Walschaerts. La locomotiva presenta livrea di colore nero brillante, ad eccezione dei raggi delle ruote, della trave dei respingenti e delle scanalature delle bielle vernicati di rosso e dei cerchi delle ruote di colore bianco.
- Notizie storico-critiche
Lo sviluppo del Gruppo 470, da parte della neonata Ferrovie dello Stato, è dovuto alla necessità di disporre di locomotive che sviluppassero una potenza adgeuata per superare i dislivelli delle strade ferrate di montagna. Il problema venne risolto con la progettazione di una macchina a cinque assi accoppiati, soluzione già sperimentata in altri paesi europei; per migliorare la stabilità del veicolo si risorse all'espediente di togliere il bordino alle ruote centrali. Una caratteristica di queste locomotive era la chiusura posteriore della cabina di guida, particolare che costringeva i macchinisti a lavorare a temperature molto elevate e che valse alle locomotive Gr 470 l'appellativo di "forni crematori". Furono realizzati nutotale di 143 esemplari, impiegati principalmente su linee di montagna dell'Italia settentrionale fino alla fine della Seconda Guerra mondiale.